Cletarte, custode di un paesaggio straordinario

Cleto vista dall’alto

Tutto il territorio di Cleto e dintorni è ricco di risorse naturali che avvolgono un paesaggio straordinario ricco di un patrimonio archeologico, storico, artistico e culturale che, se ben valorizzato, rappresenta un’opportunità per creare sviluppo locale e rilanciare l’occupazione.

Scopo dell’Associazione

  • riscoprire e valorizzare l’identità culturale del territorio;
  • diventare custodi di questo scrigno prezioso che è la Storia e le Memorie dei luoghi e della gente, insieme a chiunque voglia unirsi a noi in questo incarico d’onore e d’amore.

Come?

  • diffondere la cultura artistica, musicale, letteraria, storica del proprio territorio e della Calabria;
  • salvaguardare e valorizzare le tradizioni popolari;
  • promuovere attività di studio e valorizzazione dei beni culturali, storici, archeologici ed ambientali con pubblicazioni, creazioni percorsi tematici, visite guidate, mostre, manifestazioni, corsi di formazione, seminari e convegni, avvalendosi di un Comitato Scientifico (Art. 13 statuto), composto da membri prescelti tra le personalità scientifiche la cui competenza sia riconosciuta nei campi d’interesse dell’Associazione;
  • opera nel settore dell’aggregazione giovanile e promozione turistica;
  • è organismo autorizzato per il Volontariato Giovanile Europeo.

L’Associazione Culturale Cletarte, legalmente costituitasi e registrata in data 03/03/2008, iscritta al Registro degli Organismi operanti nel campo della promozione culturale della Regione, opera senza fini di lucro.

La forza della nostalgia

Alla fine del viaggio che compirai in questo “piccolo luogo”, caro lettore, se hai lo stesso “animo gentile” che legava Orazio al suo paesetto, sarà amore autentico. Come quello dei “forestieri” che hanno acquistato una casetta nel centro storico di Cleto, l’hanno sistemata con gusto e funzionalità, e vengono a passarci buona parte del loro tempo libero. Forse per poter guardare lo scintillio del mare in lontananza, senza percepire l’oltraggio cementizio delle coste. Forse per ammirare le distese argentee degli ulivi che fluttuano nel vento. Oppure per calpestare vecchi sentieri e salire verso panorami sempre più ampi e maestosi. O solo per chiacchierare con i vecchi, lasciarsi offrire un uovo o un pomodoro, sentire il profumo del basilico, annusare l’aroma di un sugo a lungo accudito provenire da un uscio socchiuso. Cosa sia tutto questo non è facile dire. Probabilmente solo nostalgia di memorie, di radici, di autenticità. Una cosa so, però: che sempre più gente è “ammalata” di nostalgia; che la nostalgia, forse, ci salverà dalle nostre ossessioni moderniste; che la nostalgia, forse, ci restituirà l’orgoglio e la dignità di recuperare il nostro passato e da esso trarre linfa vitale per il nostro futuro.

Francesco Bevilacqua

Avvocato, giornalista e scrittore ambientalista che da anni si è dedicato alla valorizzazione e alla tutela del patrimonio naturalistico della nostra regione.

Si ringraziano per la preziosa collaborazione:

  • Architetto Stefania Aiello
  • Avv.Francesco Bevilacqua
  • Prof. Francesco A. Cuteri
  • Dott. Lorenzo Guzzardi
  • Dott.ssa Annalisa Marchianò che sono intervenuti direttamente e tutti gli autori che nel corso della loro vita hanno scritto ed indagato su Cleto e sui territori limitrofi, lasciando così un’ importantissima testimonianza della nostra storia.

Ai sensi dell’art. 70, Legge 22 aprile 1941 n. 633

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